giovedì 2 settembre 2010

Happy Ending

Caro David,è arrivato il momento.Lo so che alla fine non credevi che l'avrei fatto.Ma all'improvviso,niente più mi è sopportabile e sopratutto,c'è di nuovo che niente più mi è di conforto.Ho 22 anni ma questo non mi rende giovane:non ho nessuna speranza dalla vita e non vivo di alcuna gioia.Fino ad ora,e mi è così difficile ammetterlo,ho procrastinato questa decisione per amore del mio cane,solo per lui.Ma non posso vivere per Gilmour.La sua devozione non mi basta.C'è così tanta rabbia attorno a me,tutti nutrono un tale rancore che oramai mi è impossibile resistere.Il mio mondo si basa su una serie ormai sconfinata di bugie e io non posso fare niente ormai,non posso tornare indietro e la vergogna di ammettere le mie bugie è troppo grande e comunque non mi aiuterebbe ad iniziare da capo.Qualcuno sentirà la mia mancanza e la mia famiglia si batterà il petto pensando che è stata solo colpa loro.Ma la verità,dolce amico di sempre,è che adesso sento un bisogno di infinito,qualcosa che sia demente forse,ma che so non appartenere a questo mondo.Il mondo com'è,non è soddisfacente.Qualsiasi cosa e qualsiasi persona ormai mi deprime.La felicità degli altri scatena in me un'invidia che non posso accettare:non posso essere questa persona.Sento che ormai è il momento della mia dipartita:è come se qualcuno avesse tracciato per me il mio cammino,che portava inevitabilmente a questo.So che stai fremendo,tremando dalla paura e ti senti quasi responsabile perchè tu sei l'unico depositario di questa lettera e mi dispiace davvero.Ma meritavi di sapere.Sono contenta che tu abbia conosciuto il lato più bello di me,quello sincero e sensibile che non ho avuto il coraggio di dimostrare agli altri.Forse tu solo sai quanto ho amato,ho amato molto più di quanto abbia odiato e questo ha reso la mia vita degna di essere vissuta.Ho amato Dio,la natura e molte persone ma in tutti i casi il mio amore non è mai stato ricambiato:era un amore a senso unico.Nessuno mi ha mai soddisfatto e questa condizione è ormai inaccettabile.Perchè nessuno ha mai voluto andare oltre l'apparenza?Nessuno si è accorto di come ero?Le persone mi ritenevano brutta o non degna di considerazione?Non lo so.Ma ormai niente ha più importanza èerchè ho preso la mia decisione.Ti sembro ferma e fredda ma in verità sto piangendo,ma non di tristezza.Mi sento come un bambino stanco che piange perchè vuol essere portato a dormire.Voglio dormire,chiudere gli occhi.Non vedere o non sentire.Vorrei essere distesa sul pelo dell'acqua di un bel mare ed essere accolta dal suo abbisso ombroso ma pacifico.Non so più se esiste Dio.Non lo percepisco più attorno a me.Ma nella Bibbia c'è scritto che i suicidi non sono accolti da Dio perchè non hanno colto la bellezza del dono della vita.Non ho intenzione di cercare scuse,avrò quello che mi merito,però non è vero che non ho capito qual'era la bellezza della vita.L'ho amata,fino allo strenuo delle mie forze,ho cercato il suo significato,ho creduto.Non so come spiegarmi ormai.Vedi,non riesco nemmeno a scriverti decentemente.Volevo dirti tante cose ma ora non le ricordo più o forse non le so più dire.
Chissà se sentirai la mia mancanza come io la sentirò di te.Come la sentirò di Gilmour e di Gianluca e dei miei amici e delle stupidaggini,di tutte le cose divertenti che diciamo,dei miei innamoramenti di una sera,del desiderio di dire no,del sogno di essere libera,libera dalle decisioni che altri hanno preso per me,libera di essere chi avrei voluto essere.Se il mio ricordo ti farà soffrire dimenticami David.Dimenticami,non mi pensare e così facciano tutti.Ma se vorrete ricordarmi,ricordate che vi ho voluto bene e vi ho stimato e poi invidiato.Non lo so,ora le parole sono proprio finite.Non le conosco più.Tutto è un mistero strano.La mia vita non lo è e non posso sopportare di non avere sorprese.Avrei voluto una scritta sul muro per me,solo per me,fuggire per qualche giorno senza averepaura delle conseguenze,recitare in un grande film,essere abbracciata da qualche sconosciuto per strada,avrei voluto qualcuno pazzo d'amore per me,un qualsiasi amore,un amore di amico.L'unica sopresa è quella che sto per procurarmi da sola.E in ogni caso,credo che sarà meglio di adesso.Non mi dire che ci sono altre vie o di farmi aiutare,se dicessi loro cosa sento,se ci riuscissi per una volta,sai mi prenderebbero in giro,forse lo prenderebbero come un capriccio.Certo mi affiderebbero a qualche medico ma solo per dire di aver tentato,e però dentro di loro bestemmierebbero per i soldi che devono sganciare.Questa vita,questo mondo,così com'è,non è fatto per me.E non è colpa di nessuno,è solo che ho sbagliato destinazione.Nunc,non est tibendum.
Addio David.

lunedì 12 luglio 2010

Accudire un ritardato è come fare la cassiera alle Poste


Caro David,
come stai?Mi hai scritto in ritardo,devi avere molto da fare perchè di solito non accade!Io invece,mi precipito a risponderti,oltre che perchè così smetto di dannarmi la vista su questi maledetti libri,anche perchè oggi ho assistito ad una scena che mi ha molto, molto colpita.Sai quanto io sia proverbialmente indifferente ai problemi dei disabili,quanto sia impietosa anche davanti ai bambini down o agli anziani con malattie,lo sai vero?Te lo ricordi?Sono sempre stata così:non ho mai provato alcuna pietà per chi vivesse in situazioni del genere,nonostante,sin da piccola,fossi sempre stata assolutamente conscia della terribile sfortuna che può abbattersi su una persona.Ne ho sempre avuto una certa consapevolezza,ma senza alcuno sforzo,mi mantenevo distaccata da ogni forma di pietismo,di costernazione edulcorata,che non mi sono mai appartenuti.Credo di essermi dispiaciuta per loro solo quando realizzai che mai nessuno li avrebbe voluti come partner,a parte quelli come loro,s'intende,e mi trastullavo la mente pensando alla possibilità che loro capissero;mi chiedevo"ma loro lo capiscono che sono diversi?che non saranno mai mamma nè papà,nè marito nè moglie?".Noi tutti abbiamo una speranza di trovare la nostra metà,magari di avere una famiglia,ma loro?Loro ce l'hanno e sanno che è irrealizzabile o non lo comprendono affatto?Io preferirei non comprenderlo,di mio.
Tornando a quello che m'è successo oggi..
Ero al parco con Gilmour,a studiare sotto un bell'albero ombroso che mi dava un pò di riparo dall'afa appiccicaticcia e malsana di questi giorni romani.Erano appena le 10 del mattino e il parco era semideserto a parte qualche nonno con i nipoti nel passeggino.Poi però,spuntano dall'entrata laterale della villa una donna,di almeno 50 anni,evidentemente ritardata(se non lo si fosse capito dalla faccia bastava notare il modo ridicolo in cui l'avevano conciata:pantaloni a fiorellini rosa,maglietta con un sole che ride,cappellino giallo da gita delle elementari e tanto di capelli grigiastri intrappolati in due codini:una cosa spaventosa,togliere la dignità ad una donna che non risponde di sè in questa maniera!)con la sua badante,una donna tutta ben vestita,italiana che la teneva per il braccio.La badante afferra due sedie di plastica affianco al mio tavolo e le dispone a meno di 3 metri da me,dietro l'albero.Su una si siede lei e sull'altra ci fa sedere la donna che si guarda attorno e guarda Gilmour e me,con la bocca aperta in una smorfia ebete ma con uno sguardo intenso,un pò perso,ma come di chi si stesse concentrando,distolto lo sguardobcon calma, poi,la signora estrae dalla borsetta che portava al collo delle buste di plastica per fogli,che contenevano dei ritagli di giornali di interviste ai personagi di Twilight.

Come una 11enne insomma.
Dopo un pò,senza un apparente motivo,mentre la badante è intenta a parlare al telefono con sua figlia che cerca un beauty case,la donna inizia a piangere,in maniera sommessa,coprendosi il volto,come se si vergognasse.Lasciati cadere i fogli con le interviste ai suoi attori,continua a singhiozzare,piegandosi su se stessa.

La badante,con fare innervosito chiude la conversazione telefonica e acchiappa per un polso la donna,che però si gira di lato per non farsi guardare in volto.Credendo che non la stessi vedendo o sentendo,la donna inizia a sgridare la signora,dicendo"Perchè piangi?Che cazzo vuoi ora?".
A quel punto,qualcosa,si è smosso in me,e allora mi sono alzata dalla sedia e mi sono avvicinata all'albero,tanto per far vedere alla stronza che avevo visto e sentito e che non mi piaceva come andavano le cose.La badante mi guarda e accenna un sorriso imbarazzato e toglie le mani dai polsi della donna,che piano piano smette di piangere mentre non so nemmenod irti quanto fintamente,la badante inizia a sussurarle parole per farla calmare.
2 minuti e la donna richiama la figlia.La signora si gira verso il mio tavolo e mi guarda con la solita espressione,ma la bocca è chiusa e gli occhi sono ancora umidi dalle lacrime.
Ho la sua faccia stampata nella mia mente come una foto:il cappello giallo,i codini ridicoli e il volto di una vecchia.
Ho 1 milione di pensieri che mi attraversano il cervello adesso,e vorrei parteciparteli tutti,ma non so bene come.Forse è perchè è la prima volta che sento davvero della pena per qualcuno.Non so.
Non so quanti e in che misura,fra i disabili mentali,riescano a comprendere di essere "diversi",di non essere autosufficienti,di avere per forza il bisogno della carità di un altro,di avere giorni diversi ad aspettarli,nessuna sorpresa,nessun'esaltazione,nessun bacio o telefonata che fa pulsare il sangue nelle vene,niente.Se loro lo capiscono,in cosa sono diversi da noi?Condividiamo pur sempre la stessa disperazione o la stessa speranza.Eppure il loro stato di soggezione, fa sentire le persone come questa badante,dei padroni.Meglio che con i cani,perchè i cani sono bestie,loro invece possono essere padroni di una vita umana,possono disporne a loro piacimento,possono causare lacrime o sorrisi,perchè ogni cosa dipende da loro,e se lo sono meritato,si,perchè Dio ha voluto che loro fossero migliori,superiori.

La badante mentre era al telefono si è lasciata sfuggire"questa non la sopporto più..non capisce un cazzo!".E la signora era li e la guardava in faccia mentre pronunciava quelle parole ad una distanza di 70 centimentri.
Dov'è l'altruismo in questo?Questa donna starà andando a raccontare a mezzo mondo di quanto è paziente e caritatevole,di quanti sforzi faccia ma di come un sorriso,ed una busta paga da 1300 euro,le bastino per renderla contenta,mentre,la triste triste verità è che lei la odia,come ogni impiegato odia il suo lavoro.La trova sempre uguale ed assillante,deprimente e tedioso,come un posto come cassiera alle Poste.
Prima gentile con i clienti che non sanno nemmeno come pagare la bolletta e poi,sempre più indisposta a dare direttive sulla compilazione dei bollettini.Ma tiene duro per la paga.

E così è anche per la badante:I primi giorni di lavoro sono sopportabili:ha pensato ai soldi ogni mese,non tantissimi ma assolutamente sufficienti,all'abitudine che l'avrebbe aiutata a sopportare e a tenere duro in vista delle vacanze.Ma poi?Dopo un pò persino l'abitudine non basta,il limite di sopportazione finisce e inizia l'odio,che sfocia in rimproveri,strette di mano sin troppo vigorose,imposizioni sciocche e noncuranza.
E allora ogni istinto caritatevole va a farsi fottere ed è tutto un fatto di resistenza:resistere fino alla paga successiva.
Non è triste,per entrambe?Non è triste anche per te e per me?
Dov'è l'altruismo in questo?Come si può parlare di altruismo quando si fa qualcosa per soldi?E' solo un lavoro,come portare a spasso i cani degli altri,o dire ad un vecchio come compilare un bolettino:non c'è differenza,l'equazione è uguale,sempre.
DO UT DES.

venerdì 25 giugno 2010

Black cat/ White cat


Caro Dave, scusami se rispondo solo adesso alla tua lettera,ma sono stata molto impegnata a farmi steccare a Commerciale 2.Bah.Ora devo fare Penale e Commerciale lo stesso giorno,ne passerò almeno uno?Sono preoccupata:i miei esami si accumulano e i miei fanno sempre più capelli bianchi per il da fare che io e mio fratello diamo loro.
Ma non è finita.Antonio ha fatto i bagagli ed è andato via di casa.Scuse confuse:non andiamo più d'accordo,cerco casa con mia sorella,costa troppo.Scuse anche legittimamente rifilabili ad un coinquilino rompicoglioni;ma non ad un'amica che conosci da quand'avevi 3 anni. Immagina la mia delusione.Mio padre è nel pallone perchè la sua famiglia si rifiuta di pagare le quote d'affitto fino a settembre,ossia 1500 euro e noi non sappiamo da dove tirare tutti questi soldi.Comunque,questi sono discorsi noiosi,lasciamoli perdere.
Gilmour pare stia meglio,e lo dico facendo tutti gli scongiuri possibili,ma fortunatamente ha preso qualche chilo.Grazie per l'interessamento.La mia salute è ancora molto cagionevole:sono ancora febbricitante.Ho fatto un calcolo l'altro giorno:sono esattamente 14 mesi che ho l'influenza,con picchi più o meno alti.Bello!
Nella tua lettera mi parlavi di una nuova fiamma:com'è? E' bella,è simpatica? Deve esserlo se ha meritato un posto nel tuo cuore, a me così prezioso!
Ho deciso,e tu dirai "finalmente!" di smettere di leggere Coelho.Dopo un pò rompe i coglioni con quel suo spirito da happy ending:in tutti i suoi libri tutti trovano il tesoro,l'amore,Dio. E io ci sono cascata per ben 8 libri,poi l'Alchimista m'ha stroncata,era troppo. Il fatto che lui si sia riuscito a realizzare in quello che voleva contro la volontà del padre lo ha reso fin troppo ottimista. Non vede che lui è 1 su 1 milione?Non vede la miseria che c'è intorno? Anche in "11 minuti",dove parlava di prostituzione,ha finito per far sposare la prostituta con un ricchissimo pittore.
ARIDANGHETE!

Basta Coelho dunque.
Ma ho fatto il passo piùlungo della gamba,ho iniziato Virginia Wolf:credo che mi suiciderò entro il prossimo mese.Nons i può passare dal quasi melenso e costante lieto fine dei libri di coelho alla disperazione schizofrenica della Wolf.Io già sono volubile di mio( i barbiturici in questoperiodo di stress mi provocano palpitazioni improvvise,moti di rabbia,ridarella incotrollabile e pianto senza motivo),se vado avanti con queste letture finirò a fare l'emo.

E tu? Sei felice? Perchè sei così lontano?Credi che stare lontani rafforzi la nostra amicizia? Forse è cosi,forse,si.Mai freddi,sempre sinceri,ma con i nostri segreti:nelle tue lettere mi racconti ciò che vuoi e io non posso spiare la tua vita come se ci frequentassimo ogni giorno e cosi fai tu.
Però mi piacerebbe di nuovo camminare con te, averti al mio fianco. Mi basterebbe poterti spiare mentre mi scrivi.Vedere la tua faccia o cercare di leggere i tuoi pensieri,vedere gli scarabocchi che disegni sulla brutta e poi conservarla in un cassetto per avere una copia della lettera. Lo faccio anche io.
Mi manchi...mi mancano tante cose.E a te cosa manca?Se potessi esprimere un desiderio,un desiderio PER TE ,niente roba da miss italia"vorrei che tutti i bambini avessero una torta al giorno". So che sceglieresti di fare del bene agli altri.Per quello la mia domanda ti vincola al "per te". Cosa vuoi dalla vita? Ti basta Londra? Ti basta un lavoro,gli amici,i pranzi,le nostre lettere?Ti bastano? Vanno così bene per te da non desiderare altro? E tu ti vai bene? I tuoi capelli scompigliati,la tua figura alta e ossuta ti va bene?
Voglio che tu sia felice,che quello che hai e le persone che come me,possiedi,ti bastino e ti rendano felici. Tu mi rendi felice.
Ti bacio.

mercoledì 14 aprile 2010


Caro David,
sono stremata.Nella tua ultima lettera mi chiedevi della mia salute;be,mi sento vecchia,indolente e debole,soprattutto debole.Mi sembra come se da un momento all'altro le mie ossa non reggeranno più il peso della carne e dei muscoli e con piccoli ticchettii daranno segni del loro cedimento fino a farmi diventare carcassa su un marciapiede e poi polvere che svanisce come paraffina.
I tuoi amati aforismi mi fanno sempre pensare. Dici che ieri e domani sono giorni di cui non possiamo disporre e dobbiamo cogliere il nostro giorno.Quanto romanticismo nel vecchio carpe diem ed in te David.Con il passare degli anni sei ringiovanito pur accumulando le tue tante esperienze,le tue carte di imbarco,le tue fotografie,i tuoi soprammobili.Mi sei lontano eppure mi sembra di poterti vedere indaffarato tra una telefonata e l'altra,una cena ed un brunch,cercare carta e penna per scrivermi.
Tu riesci ad immaginare me?Quando mi pensi,cosa credi faccia?Mi immagini in giro con gli amici,seduta su una panchina a guardare i cani contendersi una pigna o forse mi immagini mentre dormo e sogno?
Quasi più niente di questo mi appartiene.Il mondo giace davanti ai miei occhi ma rimane pur sempre troppo avanti a me per arrivare ad afferrarlo o solo a sfiorarlo.Il tempo va avanti inesorabile e io mi trovo ogni giorno più vecchia,stanca,arida e sola.Non c'e riposo per questa stanchezza.Se chiudo gli occhi ho le vertigini e se li tengo aperti sto male.Niente di quello che ho mi appartiene e quel che è peggio,io nemmeno appartengo a nessuno.
Sono tutti avanti a me di kilometri e io,la staffetta non riesco proprio ad afferrarla.Che gioco terribile!
Alla fine dei conti sarebbe meglio se non lo avessi mai conosciuto.Dentro di me avrei sempre saputo che qualcuno c'era da qualche parte nel mondo ma mi sarei arresa al fatto che è praticamente impossibile trovare l'Uno fra 7 miliardi di anime.Ma è successo.In un altro Universo,che niente ha a che fare con il mio,lui esiste,si sveglia ogni mattino,si recca in un nuovo posto di lavoro,dà il buongiorno ad una nuova donna,ha nuovi pensieri che non includono più me.
Lo so,lo so.Sono passati cinque anni.A me sembra ieri.Se mi vedessi ora mi daresti trent'anni,Dave.Non c'è niente dei vent'anni nel mio aspetto.Ha portato tutto via con sè,compresa la mia giovane età.
Ti ricordi quando ci fermavamo sul muretto a fumare prima che io entrassi a scuola? Quante risate!E il giorno in cui mi dicesti che era ora per te,di andare via.Oddio.Se guardo dietro di me,vedo solo una collezione di lutti,di partenze senza arrivi,di angoli bui,di tristezza.Come posso sperare in un futuro luminoso se dietro di me c'è solo oscurità?E' come camminare su un percorso tracciato,inseguire una fioca luce alla fine del tragitto già segnato davanti a me,una luce che viene oscurata sempre pù velocemente dal buio alle mie spalle e ormai,tutto attorno a me.
Vorrei che le cose stessero diversamente.Vorrei scriverti una lettera in cui ti dico che è tutto apposto,che ho un bel lavoro,che guadagno abbastanza da comprare da sola una casa per me e pagare le spese dei miei genitori,che sto bene,che c'è qualcuno che mi rende felice solo con la sua presenza,che studiare,vedere gli amici,comprare abiti,pettinarsi i capelli,mettersi i tacchi,sognare una famiglia,avere un'auto,sono tutto ciò che voglio e che mi rendono felice.La verità è che se non voglio finire a battere i pugni contro al muro o a scaraventare tutto ciò che ho a casa sul pavimento presa da uno dei miei raptus,devo solo spegnere il cervello.Non pensare nè al passato nè al futuro.COnvincermi che sto facendo la cosa giusta,che impegnarmi negli studi sia la cosa giusta e che c'è del buono e del bello nel mondo e spetta a me,che mi merito di essere felice.
Ricordati di me,David.

giovedì 8 aprile 2010

Impressioni di Parigi


Sono tornata da Parigi da ormai una settimana.Come ogni volta,mi ritrovo a pensare alla cità che ho lasciato.Quando dovetti lasciare Londra l'ultima volta fu terribile,ma questo perchè non era solo la stupenda città con tutti i suoi moti di vita e la gente che ladciavo ma sapevo di chiudere definitivamente il più imprtante capitolo della mia vita fino ad ora:lasciare Talon. La cosa terribile in sè non fu vederlo andare via nella metro di High Street Kensington ma fu che nei giorni che seguirono non pensai più a lui come alla fantastica persona che credevo fosse.Qualcosa era cambiato.Ma questa è un'altra storia.

Per quanto rigurda Parigi,inutile dire che me l'immaginavo diversa.Non più bella,non più brutta,solo diversa;ma ne sono rimasta comunque assolutamente affascinata e strabiliata. E' una città che sembra essersi fermata nell'800 e anche la gente che ci vive,gente dai modi freddi ma gentili,benvestiti e pur sempre eleganti con quella loro bella parlata,sembrano non appartenere alla razza caucasica:non chiassosi e disordinati come gli Italiani nè grigi e chiusi come gli Inglesi. Una razza a parte,insomma.
In 5 giorni ho visitato gran parte della città,dalle zone più turistiche come Pigalle e Montmarte a zone tres chic come Le Marais.Un'estenuante camminata lungo tutto il Louvre e il Museo d'Orsay mi è sembrata il prezzo da pagare per un'intera giornata passata nell'incantevole cimitero di Pere Lachaise,dove ho finalmente potuto fare una preghiera difronte la tomba di Jim Morrison e di Oscar WIlde.
E' stato emozionante e credo metterò dei soldi da parte per avere anche io una tomba come quelle che ho visto con angeli con il volto rivolto verso la tomba e la mano che nasconde le lacrime o con dei mini castelli per una sola bara.Stupendo,suggestivo ma niente di eccessivo.
Se dovessi dire qual'è stato il posto che mi è piaciuto di più direi di certo che è stato Pere Lachaise.

Ma,ovviamente,il mio entusiasmo non è durato per tutti e 5 i giorni nonostante siano stati giorni abbastanza spensierati ed allegri considerato il mio umore.
In un bistrot mentre gli altri parlavano e ridevano e scherzavano,mi sono chiesta cosa ci facessi li e come mi è capitato altre volte mi è sembrato che tutto quello che facevo non avesse senso. CHe senso ha visitare una città con due amiche,che senso ha un viaggio pagato dai propri genitori a quasi 22 anni?Non lo so.
Non è depressione,credo.E' solo che il senso della mia vita mi è ancora oscuro.Sto costruendo il mio futuro senza vivere il presente,questa è la mia impressione.E questo pensiero mi ha accompagato durante la mia permanenza a Parigi.Cercavo di scacciarlo per non intristirmi ma esso ritornava puntuale e quando non c'era di che ridere,non potevo fare a meno che pensarci.E' per questo che oltre alla nostalgia di una città che vorrei fosse mia,sempre raggiungibile e "possedibile",uno stanco sentimento di tristezza mi lega a Parigi.Credo che solo quando sarà passato un pò di tempo potrò capire realmente cosa provo oggi e cosa provavo allora.
NOn mi sento felice nè soddisfatta nè realizzata.Sbadiglio di continuo e mi sembra di vivere in uno stato di stanchezza continua come in una perenne letargia.Dato che non sto studiando niente,aspetto durante tutto il giorno la notte,l'unico momento in cui non mi sento in colpa se dormo e non faccio niente.
Inerte.

venerdì 12 marzo 2010

mercoledì 3 marzo 2010

Goodbye





Caro amico,ti scrivo anche se so che questa lettera non potrai leggerla mai perchè le tue palpebre non si dischiuderanno mai più nè le tue mani toccheranno più alcun pezzo di carta.Ti sei avvelenato,ti sei ucciso,perchè eri rimasto solo.Non perchè ti sentissi solo ma perchè lo eri davvero.Attorno a te non restava che il deserto degli affetti.Nessun'amante,nessun parente,nessun amico.E anche adesso l'indifferenza di quanti non ti hanno voluto aiutare,non si sono voluti immischiare rimane palese.Nessuna lacrima da parte di chi mi ha riferito della tua morte e nemmeno da quanti a cui io ho dato la notizia.Tua moglie,mi hanno detto,che non sentirà la differenza perchè tu per lei già non esistevi più da quando lei aveva scoperto la tua relazione.Ogni cosa ti aveva abbandonato,non avevi soldi,nemmeno per pagare l'affitto e hai cercato con discrezione qualcuno che ti aiutasse.Ma hai trovato solo cattiveria e indifferenza.La cattiveria di chi sembrava assecondarti offrendoti il resto del suo pranzo ma che oggi non tornerà dalla sua villeggiatura perchè non ne vede il motivo,di quanti si preoccupano piuttosto del rimorso che incombe sulle persone che non ti sono state vicine,invece di pensare alla tua tragedia.L'indifferenza di quelli come me,che non credevano che alla fine l'avresti fatto e che quindi ritenevano superfluo darti una mano.Sono rimasta incatenata nel pregiudizio delle tue scelte,ero arrabbiata e disgustata da quello che avevi fatto ma adesso,adesso non vedo che la miseria del mio essere:sono stata una piccola piccola piccola persona,meschina ed ingiusta.Scusami se non ti ho teso una mano,se non ho schiaffeggiato chi rideva di te ma sono rimasta in un silenzio accondiscendente,se non ti sono stata accanto.
Vorrei che tu non l'avessi fatto.CHe non avessi comprato mai del veleno per topi.Avrei voluto che tu fossi stato felice,ma da quando ti conosco,non lo sei mai stato.Chissà se ora stai meglio,o se ti sei pentito o se ti stai vergognando o se ti senti libero,chissà se sei ancora cosi solo.
Riposa in pace,amico mio.

sabato 27 febbraio 2010

Definition of Love


E se il birdwatching non consistesse più nel guardare tanti uccelli diversi,ma uno solo?Prendi un uccello-non una specie-un singolo uccello e segui lui per sempre,guarda lui per sempre.

Mi piace questa frase,non so da dove salti fuori ma mi piace.E' vera.
Ci sono persone che non credono nell'amore e altre che non credono in Dio.Molto spesso mi è capitato di incontrare persone che non credessero in nessuna delle due "cose",se così possiamo chiamarle.Effettivamente sarebbe illogico ed irraggionevole pensare all'una cosa senza l'altra.Tentare di spiegare Dio confutando l'esistenza dell'amore è come voler dimostrare il teorema di Pitagora utilizzando un cerchio invece di un triangolo.Non possono esistere l'uno senza l'altro.
La dipendenza è il vero sintomo dell'amore.Quando non puoi proprio fare a meno di una persona e tutto sembra senza senso senza di questa.Tu stesso ti senti un incompleto surrogato di ossa,muscoli e organi.
L'amore è anche persistenza.Ho solo 20 anni eppure ogni volta,ogni uomo,mi ha tradita,ingannata e lasciata.Non che in 20 anni una possa aver avuto tutte queste esperienze,certo.Ma ognuno dei ragazzi a cui io ero pronta a donare me stessa nella maniera più onesta,obbediente e quasi servile possibile,alla fine mi ha tradita.
Allora oggi dovrei fare come molte mie amiche che hanno avuto i miei stessi risultati ma senza impegnare poi così tanto dei loro sentimenti,che oggi saltano amabilmente dalle braccia di un ragazzo all'altro oppure si sono chiuse in uno scrigno invisibile di timidezza,paura del giudizio,dello sbaglio o di ostilità.
Ho tutte le carte in tavola per entrare di diritto nel club dei sostenitori de"l'amore non esiste".Ma non posso farlo:lo so che c'è un sacco di merda in giro.Violenza,cattiveria,fobie,pazzie.Ed è così facile credere che l'amore non esista,è una cosa che rende tutto semplice,senza problemi,tutto tangibile,manovrabile,aggiustabile.Ma non è così.L'amore è difficile.proprio perchè non si controlla,non si manovra e di certo,non si può aggiustare.Quando un legame si rompe,quando la fiducia viene a mancare,quando la dipendenza svanisce,quando insorgono i dubbi,quando finiscono i sussulti,quando passano le voglie,l'amore ci ha abbandonato.Eppure,esso sa ritornare con qualche colpo di scena sorprendente,crea degli scenari che la nostra mente non potrebbe immaginare:un parco,una palestra,un negozio di frutta.Esso si annida in ogni angolo delle nostre città e ci tende degli agguati eppure noi non abbiamo il coraggio di accettare la sfida e ce lo scrolliamo di dosso come fosse polvere.Andiamo avanti come se da soli,la nostra esistenza continuasse ad avere il suo significato,come se fosse vero che senza una persona che ci ami e che noi amiamo con ugual fervore noi siamo completi.

L'amore è ciò che ci rende completi ed è l'unica ragione per cui vivere.

martedì 23 febbraio 2010

Virgin


I can still feel the charming rain on our bodies
pouring and tickling.
The sacre & the profane
all in a night
the night in which we lost our verginity
of mind &
emotions.
We dared to fall into each other flesh
with blind eyes,
and handled the strenght of the world
with our passionate heart,
finally unlocked from a plastic box.
All that matters
was in her hands that night
and she completely ignored that,
managing the universal soul with a laugh of pleasure.
The combed english nature caressed her warm skin
with all the possible softness and gentleness
a million of shooting stars cried, moved to tears for her beauty
&
Music shivered electric along my hands
as i lined her profile in the moonlight.
The sweet smell of her hair on the fresh lawn

was the promise of my redemption,
the softness of her skin brought tears to my eyes,
and

in one night
the destiny of what remained of my soul changed
as I no longer belonged to the army of terrestrial creatures.

Unique like a unicorn
impossible like sun in the night:
nothing compares to a crumb of her love

giovedì 18 febbraio 2010

Istruzioni su come relazionarsi con me quando ho evidentemente le palle girate


Ieri,come da un pò di tempo a questa parte,non ho studiato quanto avrei dovuto.E nonostante Giurisprudenza mi faccia cagare,questo mi fa incazzare perchè questo è il mio lavoro per adesso,ed essere inadempiente non mi va bene.Però è colpa mia,quindi in teoria dovrei essere incazzata solo con me.Invece no,sono incazzata con ognuno di voi,si,anche voi oggetti inanimati come la macchinetta del caffè o l'orrendo telefono che mi ritrovo.
Io già sono una che ha il nervo facile,cioè a me da fastidio anche quando Antonio si prepara quei suoi pranzetti salutari e bilanciati,apparecchi la tovaglia e descrive ogni oggetto con dei diminutivi.Questo genere di cose mi può guastare la giornata,figurarsi quando sono già nervosa per i cazzi miei!
Quindi,poichè nonostante io sia un'isterica e nevrotica psicomane,una vera rompicoglioni,tanto rompicoglioni che a volte mi rompo i coglioni io stessa di quanto scasso le palle,voglio dare consigli a quelle persone,per lo più davvero crine,che continuano a volermi accanto,mi chiamano e mi invitano a partecipare a commoventi momenti della loro vita sociale.

Non bestemmiate. Odio chi bestemmia e ricordo a tutti voi che una volta ho dato uno schiaffo in faccia ad un coglione di merda che ha bestemmiato in mia presenza.


Ricordatevi che sono sempre stata e sempre sarò molto manesca,quindi pensate bene a quello che dite e fate,Non è una minaccia,lo dico perchè ci tengo.


Non fate battute di alcun genere su Gilmour.


Non sparate cazzate in mabito musicale.Soprattutto non nominate Jim Morrison,i Doors,i Pink Floyd,gli Smashing Pumpkins,i Pearl Jam ed i Placebo.Nemmeno per dire che vi piacciono.Se di partenza non ho una gran simpatia per voi(cosa molto probabile.dato che le persone che mi stanno simpatiche sono davvero poche),questo mi farà tramutare in una bestia feroce che non dispone delle proprie azioni.

Non cercate in alcun modo di attaccare un discorso con me,soprattutto se volete fare i cinici o quelli dalle risposte argute e pronte.Io ho la risposta più arguta e pronta della vostra e vi giuro che ad uscire dal discorso in lacrime sarete voi.

Non mi chiedete perchè sono vegetariana,e soprattutto non chiedetemi"ma anche le piante soffrono,perchè le mangi?".Potrei,anzi di sicuro lo farei,iniziare a vedervi sotto forma di verza e staccarvi il capo a morsi.

non cercate di sfoderare una cultura sull'esoterismo sparando cazzate.Io potrei sparare altri tipi di colpi.

Non fate battute sulle mie tette.


Non parlatemi,nemmeno per dirmi una cosa carina.Soprattutto non toccatemi.E questo vale anche quando non sono incazzata.Odio essere toccata.

Non chiedetemi dell'Università.

Non.

Non prendetevi per una folle psicopatica con manie omicide.Okay,se volete prendetemi come una folle psicopatoca con manie suicide.Chi mi vuole bene capirà.

martedì 16 febbraio 2010

Perchè odio i Vigili Urbani e credo che dovrebbero essere loro ad essere multati.


Stamattina mi sveglio alle 8.Rincoglionita,stanca e penso"che palle".Comunque mi alzo,Gilmour mi fa qualche moina,più che per la contettezza di vedermi,per esortarmi a darmi una mossa perchè lui vuole uscire.Solo che tra un cazzo ed un altro(affronta il bagno schifoso che tu hai pulito la sera prima ed il filippino solo 2 giorni prima ma che ieri sera è stato ridotto come il cesso di Trainspotting dal tuo coinquilino che si è fatto la doccia dopo la partita/ripuliscilo col napalm/lava te stessa con l'acido solforico/lava te stessa con un sapone normale/mangia quelle cagate di kellogg's special K/mettiit la tuta da barbona/abbinaci le scarpe e la pettinatura da barbona/rispondi a tua madre che ti chiama mentre cerchi di ricordarti cosa stai dimenticando/entra nell'ascensore e, ormai al secondo piano ,ricordati di aver dimenticato il cane/risali/riscendi/preparati ad urtarti i nervi nel dover fermarti ogni 5 cm pechè gilmour annaffi la ruota di una moto o una mattonella di pavimento/arriva al parco),
dicevo,tra un cazzo e l'altro uscirai alle 8.30.Prima non era un problema uscire alle 8.30,andavi a Villa Massimo e trovavi altri 30 cani sciolti,tranquilli,che giocavano e nessuno vi dava noie.Dopo molte vicissitudini succede però che a quel parco non ci puoi più andare,perchè la minaccia dei vigili(che ti multano se non hai Gilmour al guinzaglio)incombe come una spada di Damocle.Però piove come se Dio la mandasse,quindi a Villa Torlonia non puoi andare sennò Gilmour inizia a fare il pazzo nelle pozzanghere e poi ti tocca asciugarlo per 8 ore.
Dopo questo problema di importanza monumentale,decidi di affrontare i terribili controllori dell'ordine pubblico,che in verità erano venuti solo 2 volte.
Infatti,non c'è nessuno.Gilmour fa la pupù e tu la raccogli con il tuo sacchettino della Farmacia e pensi che forse non è un golden retriever,ma un cavallo.
Comunque la raccogli,la raccogli sempre tu,non come gli stronzi della sera che non se ne fregano un cazzo(a cui è da imputare la colpa della venuta dei vigili che sono stati chiamati dal propietario del bar interno alla villa perchè controllassero che si raccogliesse la pupù).Poi ti avvicini ad uno dei padroni di cane,Enzo,e gli dici!attento, i vigili!"lui si spaventa e tu gli urli"scherzo,scherzo!"contenta.

Poi una nube arriva sull'allora soleggiata villa massimo,popolata di almeno 9 cani senza guinzaglio e rispettivi padroni.Tre uomini,simili ai Nazgul del Signore degli Anelli,incedono veloci ed uno di loro indica Gilmour.
DIetro di te tutti hanno approfittato dell'attenzione che è ricaduta su Gilmour,steso immobile con la pigna in bocca per riattaccare i cani al guinzaglio e darsela a gambe.
"che merde"pensi."e intanto uno dei nazgul dice"di chi è questo cane?"
e tu pensi che non potresti mai fare quel che Pietro ha fatto a Gesù e rinnegare il tuo parentado, quindi ormai sicura dei cazzi amari che stavano per piovere dici"è mio!"
l'uomo,non in divisa,caccia un bloc notes e ti guarda con aria severa.
"cazzo!!"pensi dentro di te,mentre lui ti chiede il nome e l'indirizzo.e tu rispondi con un pateticissimo"la prego,no mi faccia la multa!sono solo una studentessa!"
E lui sembra quasi mosso a compassione dalla mossa vincente di Gilmour che con occhioni languidi inizia a piagnucolare mentre tu ti dici"bravo gilmour cazzo bravo,piangi!così lo stronzo si commuove".Ma lui non ha ancora posato il bloc notes,che ora ti sembra simile al quaderno di Death Note,e lui sta per scriverci sopra il tuo nome e segnare la tua fine.Perchè tu dovrai dire a tuo padre che hai beccato la multa nonostante lui "te l'avesse detto" e lui si precipiterà a Roma con il suo fucile da Baracus dell'A-Team.
A te non viene nemmeno in mente che in effetti avrebbe dovuto cacciare il blocco dei verbali e non un fogliettino bianco da una parte e stampato dall'altra,probabilmente frutto di qualche scarto di ufficio.
Però incalzi con la faccia pietosa,Gilmour continua a frignare e solo per quanto è bravo tu decidi di non scaricare su di lui la colpa dell'eventuale multa.
Dai il tuo nome,quello vero questa volta(ti dici che sei stata fortunata una volta a dare un nome falso e ad aver improsuttato il vigile ottenendo una multa intestata ad una persona che vive a Via della Conciliazione, senza che il vigile coglione in questione pensasse "ma se questa vive a via della conciliazione,che cazz ci fa alle 8 di mattina a piazza bologna?")e gli dici il tuo indirizzo,cambi solo il numero civico(capirai!!).
E poi le magiche parole"signorina per questa volta passi,ma se la pizzichiamo di nuovo devo farle la multa" e tu ti senti trionfante e felice.

Esci dal parco e guardi Gilmour con ammirazione.Che cane incredibile,mi ha anche aiutato a fare il pezzo..bravo,bravo!Poi passi davanti al bar al cui tavolo sono sedute due delle fuggitive(quelli che approfittando del fatto che i vigili stessero parlando con te se ne sono andati) che ovviamente vogliono sapere tutto e di più su cosa ti hanno detto.Ma tu non glie lo dirai cazzo!No!Non darai informazioni utili a chi ha desertato,quindi minimizzi e vai a casa.


Ora.

I cazzo dei vigli urbani di merda.

Prima di tutto pensi ad un bambino che dice alla mamma"sai mammina,da grande voglio fare il vigile urbano!"ma dove cazzo si è mai sentito?Da nessuna parte!Infatti mai nessun bambino ha desiderato essere un vigile urbano.Tutti i bambini vogliono fare o gli astronauti,o i piloti o i calciatori.E' una cosa che si sa.Quindi secondo me i vigili urbani sono persone che non sono riuscite a realizzare i loro sogni di infanzia e hanno scelto intenzionalmente di scaricare le frustrazioni nascenti da questo fallimenteo sul resto dei cittadini del mondo,facendo le merde.
Perchè i tutori della legge in sè sono persone che godono di tutto rispetto,soprattutto se, come i vigili urbani,devono occuparsi di questioni riguardanti la sicurezza sulla strada.
Però.e ora mi rivolgo ai vigili,

un'auto in doppia fila per un minuto alle 3.45 di notte non causerà nessun incidente mortale,quindi viglile,perchè devi spillare 200 € ad un povero cristo?

un golden retriever non ha mai sgozzato nessun essere umano,tantomento in un parco desolato alle 8 di mattina.

Dato che il 90% dei vigili pensa a queste cazzate o ad imburrarsi il cornetto al bar invece di fare il loro lavoro,io mi permetto di dar loro dei consigli.
Per incominciare multate i bastardi che guidano in stato di ebrezza o che vanno a 300 allora sulle strisce pedonali e i padroni dei cani che non raccolgono in mezzo alla strada,che per passare dall'altra parte del marciapiede devi fare allenamento di salto in lungo,o multate la gente come il padrone della casina dei Pini di Villa Massimo,che Dio solo sa quanti imbrogli ha fatto per tegolare il bar anche all'esterno,facendo,a questo fine,radere al suolo più di 20 alberi,che lascia il bar e quindi l'ingresso al parco,aperto fino alle 4 di notte,la cui clientela è composta da bori di 15 anni che arrivano con le macchinine che non sanno guidare,intasano il traffico ed urlano fino a mezza notte,tutti i giorni della settimana.
Com'è che i vigili di queste cose non se ne preoccupano?Non si preoccupano di multare sempre il proprietario della casina dei pini che si permette abusivamente di togliere il cartello davanti al parco che dice di portare i cani al guinzaglio e di non giocare con bici o palloni e sostituirlo con uno che vieta l'ingresso al parco di cani anche al guinzaglio e con museruola(preso da una spiaggia per altro)?
Com'è che alle mamme di merda e ai bambini di merda che spargono coriandoli per il parco e sui marciapiedi,rendendoli scivolosi tra l'altro,non viene detto niente?
Perchè sono dei bambini?
TANDA CAZZ che sono bambini!
Dipendesse da me io la museruola la metterei a loro!

Io vi odio,Vigili Urbani.

lunedì 15 febbraio 2010

Tutte le cose hanno una seconda chiave di lettura.


Tutte le cose hanno una seconda chiave di lettura.
Se ti batte forte il cuore non vuol dire che sei per forza innamorato.Magari stai avendo un infarto.
Le persone hanno sempre una doppia chiave di lettura.Nessuno è,esattamente come appare.La verità,credo è che nessuno di noi si conosce davvero e viene da sè che quindi pretendere di conoscere a fondo qualcuno,rimane solo un'illusione.
A volte non mi capisco,e non mi capisco perchè non mi conosco,non abbastanza.Credo che questo male comune sia dovuto al fatto che non sviluppiamo le nostre persone autonomamente,ma veniamo sempre influenzati,costantemente,da quando abbiamo 0 mesi.
E' questo è del tutto normale dato che non vi viviamo su un'isola deserta.
Come sarebbe,mi chiedo?
Prima di tutto svilupperemmo tutti un vocabolario proprio,creando così un senso di appartenenza alle cose.Dando il nome ad un albero,noi lo facciamo nostro,possiamo disporre della sua identità e credo che lo stesso valga per noi,quando un nome viene scelto per identificarci.E poi quando viene scelta la nostra vocazione,la nostra scuola,la nostra religione.Non sto parlando necessariamente del mondo visto alla "matrix",cioè tutto in negativo,come se ognuno di noi fosse prigioniero della propria vita,dei propri genitori.
Questa può essere una chiave di lettura.
Ma uno potrebbe semplicemente pensare al fatto che,se nascessimo soli,non saremmo le persone che in verità siamo.
Se fossi nata su un'isola deserta,avrei completamente ignorato il significato dell'amicizia,la bellezza avrebeb avuto un altro significato per me,perchè avrei creduto che il sole solo era bello,la sua luce profusa tra gli alberi,o gli uccelli colorati.Però non avrei mai guardato negli occhi profondi di un'altra persona.Ma non avrei conosciuto il significato delle guerre,della violenza,della crudeltà.

Sarei stata un'altra persona.
Ora è tardi per essere un'altra persona.Anche se a volte vorrei,vorrei essere qualcun altro.O essere me,ma avere la forza di cambiare.Credo che le diete ed i vestiti siano stati creati apposta:per fornirci l'onirica illusione di essere altri,di avere la possibilità di essere migliori.
Ma senza i tacchi,rimango alta 1,77,se metto quella maglietta sembro una maggiorata,se dimagrisco,non sono migliore.
A volte uno deve disincantarsi però.Almeno per vedere quanto è fortunato,o per prendere il coraggio a quattro mani e rendersi conto di cos'è il mondo.
Ma oggi,se mi guardo allo specchio,non so chi sono e non so dove sto andando.

domenica 14 febbraio 2010

Le cose che non mi piacciono


Potrei fare una lista infinita delle cose che non mi piacciono.Tutti potrebbero ovviamente,ma il quid è che non se ne sbatterebbe niente nessuno.Però insomma,questo è un blog che parla di me quindi mi sembra importante parlare delle cose che non mi scendono proprio.Una delle cose che non mi vanno giù è quando non mi va di fare niente,non mi piace affatto quella sensazione di apatìa,ha un che di molesto.E arriva sempre all'improvviso,il peggio è quando arriva quando sono prontissima per andare a qualche cena divertente con i miei amici,quando sto per uscire,quando ho qualcosa di figo da fare in centro.E arriva.Arriva proprio mentre mi infilo i miei stivali di Vivienne Westwood o quando nonostante sia raro,mi sono truccata.E allora mi costringo a pensare a qualcos'altro per darmi quello sprint per uscire ma il più delle volte non funziona.Allora non mi va di fare niente,inizio a sbadigliare,mi metto un pò davanti al computer o suono alla chitarra inventando melodie oscene,dato che conosco solo 3 accordi.
Un'altra cosa che odio è quando ho troppo sonno il pomeriggio e mi devo coricare per qualche minuto,ed è proprio necessario perchè sennò non servo a niente.Cioè non è il sonno in sè che mi secca,è quello che succede durante.Puntualmente,cerco di svegliarmi,perchè so che è tardi ed in effetti sono sveglia,ma non riesco ad aprire gli occhi!Una cosa veramente tremenda.Una sensazione bruttissima,perchè in verità tu stai dormendo quindi non hai nemmeno nessuno a cui chiedere aiuto,non è che puoi parlare.
Queste due cose che odio,mi fanno veramente girare le palle.Ho 20 anni cazzo,non è che posso non avere più voglie a 20 anni!Ma è così.Cioè proprio l'inerzia mi assale,io mi dico "no,cazzo,no!ora esco e vado a divertirmi!"ma proprio non si può combatterla.
E' una cosa che mi rompe le palle l'inerzia,si.
E ora che ne ho parlato,lei si è ricordata di me.
La risposta è si.Questa cagata di post finisce qui perchè non mi va di continuarlo.E poichè fortunatamente non ho nessun obbligo a farlo,lo chiudo qui.Solo perchè lei mi suggerisce di farlo.QUello che farò dopo sarà innervosirmi perchè qualcuno ha letto il mio blog quando questo..non era in programma.
Odio le cose fuori programma.Almenochè non siano delle belle sorprese,non mi piacciono gli imprevisti e i colpi di testa.
Ci sono un sacco di cose che non mi piacciono,ma ora non mi va di parlarne,quindi non lo farò così penserò che sono libera,libera di pensare e fare quello che voglio.proprio libera ed indipendente,anche se lo so anch'io che in verità è l'inerzia che incombe.
che palle.
credo siano le parole più frequenti nel mio vocabolario,insieme a cazzo,ovviamente.

sabato 13 febbraio 2010

Un giorno di questi...


Questo blog non è stato creato con l'idea che qualcuno se lo filasse.

No,non è un buon inizio. E' come mettere le mani avanti, come dire" non se lo cagherà nessuno, ma io l'ho detto prima che non volevo che nessuno se lo cagasse". Mentre scrivevo "cagasse" ho pensato di tornare indietro e riformulare la frase, però invece no..cazzo. La lascio così! D'altronde se nessuno lo leggerà ed è quello che penso, perchè dovrei cancellarlo?

Ok..sto per cancellare l'intero paragrafo.

3

2

1

no.non lo cancello.

Ho creato questo blog perchè mi andava di farlo.semplice.Voglio scaricarci le mie frustrazioni quotidiane,le mie ansie,i miei pensieri.Se riesco a scrivere qualcosa di intimo sarà un traguardo per me.Nessuno conosce la mia intimità.E dico proprio nessuno.Ovviamente i miei genitori non la conoscono, ma nemmeno gli amici fidati,se ne ho,o un ragazzo. In questo momento sto pensando"che cazzo ho fatto?Mi sò aperta un blog?non bastava quella cagata di facebook?"

1100 amici su facebook.sono una popolare io,mica una squinzia qualunque! E un sacco di ragazzi mi trovano figa. Peccato che siano tutti o menomati mentalmente, o figli illegittimi di Marty Feldman,o abbiano qualche seria turba psichica.Se avessi un ragazzo non avrei bisogno di un blog.Ma colleziono fallimenti quindi..meglio un blog,che non può rispondere,non rompe le palle,non tifa qualche squadra,non puzza dopo gli allenamenti,non deve lavorare fino alle 8.


Il Promontorio.


Il promontorio è il nome di un libro che ho scritto.Una figata assurda,una storia bellissima. Ma ancora più bello è il sequel "a candle in the dark".Mi piacciono così tanto i miei racconti che a volte me li vado a rileggere e anche se so benissimo quello che sta per succedere,mi sento in ansia di arrivare al momento clou.



Ungiornodiquesti.


un giorno di questi perchè mi ripropongo sempre un milione di obiettivi e dico"un giorno di questi,presto..lo farò"

è così è stato anche per il blog.l'ho fatto e basta.un pò alla yes man insomma.oggi mi sono messa a dieta.è una cosa importante per me,perchè così non mi sento a mio agio,veramente.lo so che resto superfiga anche se ho la pancia e no,non ho le manie da skinny models.però se non fossi così alta avrei già sostituito la camminata con la rotolata.non va,no.quindi una bella dieta ci vuole cazzo!e la dieta era una delle cose nella lista "un giorno di questi" che è una cosa tipo così:



  • un giorno di questi inizio veramente a cercare un'altra casa che i miei coinquilini non li sopporto più.

  • un giorno di questi mi chiudo in camera e penso veramente e seriamente a Dio e decido una volta per tutte che cosa ne penso.

  • un giorno di questi vado al canile,mi costringo a soffrire,affronto le gabbie dei cani e inizio a fare volontariato.

  • un giorno di questi inizio a mettere da parte i soldi per un sacco di cose utili che i miei non mi comprerebbero.

  • un giorno di questi mi apro un blog e sarà una cosa fighissima,tipo il promontorio.

un giorno di questi andrò dai miei genitori,li farò sedere e dirò loro"giurisprudenza mi fa cagare.un giorno di questi ho iniziato a raccogliere i soldi per un biglietto per los angeles.un altro giorno mi sono comprata il biglietto.mi dispiace se avete speso 35000 euro di università privata ma io voglio fare l'attrice.se sfondo vi mando un mega assegno.ciao"



un giorno di questi...